Covid-19, i consigli del professor Zimmerman
Il 29 aprile 2020, lo staff della Clinica Feltre ha preso parte a un interessante webinar, promosso dalla sezione Andi Milano-Lodi-Monza e Brianza, grazie all'iniziativa del dottor Luca Pagliani e che ha ospitato uno dei maggiori esperi al mondo in materia di prevenzione da infezioni crociate (cioè le infezioni che si trasmettono nei luoghi di cura) in ambito odontoiatrico, il professor Mikael Zimmerman. In questo testo, curato da Fabiola Loss, assistente di studio odontoiatrico presso la nostra struttura, sono contenute le indicazioni suggerite dal professor Zimmerman, alle quale anche noi ci atteremo, insieme alle linee guida promosse dal Tavolo Tecnico per l'Odontoiatria al tempo del Coronavirus ed approvate dal Ministero della Salute.
INTRODUZIONE
COVID-19 è la tipologia di corona virus più potente. Nell'80% dei casi causa sintomi di leggera entità mentre nel restante 20% causa gravi complicanze. In Svezia tutti i letti delle terapie intensive sono occupati da pazienti affetti da COVID-19. Questo virus causa grave polmonite e infiammazione degli alveoli polmonari e delle arterie. Il virus si instaura nelle cellule degli alveoli e causa il soffocamento del paziente, il quale andrà intubato. Tutte le procedure non riguardanti pazienti affetti da corona virus sono state rimandate e trattate con cure antibiotiche. Questo avrà l'effetto collaterale di creare resistenze ad antibiotici e antimicrobici nei prossimi anni.
L'Influenza è la malattia col tasso di mortalità superiore al mondo.
Influenza Spagnola (dal 1917 al 1919) ha avuto 3 ondate. Dopodiché è stato scoperto il vaccino.
Influenza Asiatica (1957-1958) 2 ondate. Nel 1957 è stato trovato il vaccino
Influenza di Hong Kong (1968-1970) 2 ondate. Vaccino trovato nel 1968
Influenza Suina (2009 – 2010) 3 ondate.
Per quanto riguarda il COVID-19 dobbiamo aspettarci, ottimisticamnente, da una a due ondate successive alla prima nei prossimi 2 anni.
ODONTOIATRIA
Le cliniche odontoiatriche hanno la responsabilità di evitare che si creino, nei prossimi anni, resistenze agli antibiotici e antimicrobici. Se dovessero crearsi resistenze le pratiche mediche e odontoiatriche saranno compromesse (impianti dentali per esempio).
DISINFEZIONE
Responsabilità di fermare il diffondersi delle infezioni, non solamente quella da COVID-19: dobbiamo vivere con la consapevolezza che qualsiasi persona che incontriamo o cibo che ingeriamo siano potenzialmente infetti da qualche tipo di batterio o virus. Questa idea deve rendere la disinfezione più semplice in quanto tutti sono trattati in egual modo.
Non dobbiamo lasciare che il virus migri da una specie all'altra e da una popolazione all'altra. Ogni paese ha la sua tipologia di COVID-19 e non dobbiamo lasciare che si incontrino in quanto renderebbe la risoluzione del virus più difficile. Si pensi che per avere un'immunità collettiva dall'influenza spagnola ci vollero 3 anni.
Nelle cliniche dentali si devono avere ben chiari i protocolli di igiene personale e dell'ambiente in modo da limitare il diffondersi del virus.
Le norme di igiene base personale (lavarsi le mani e avambracci per almeno 30 secondi, usare la mascherina e le visiere protettive) sono fondamentali.
QUALE EQUIPAGGIAMENTO DOBBIAMO USARE NELLE CLINICHE? COME USARLO E COME MANTENERLO NEL TEMPO?
La PULIZIA degli strumenti e dell'equipaggiamento è la parte più importante e fondamentale.
Se gli strumenti non sono puliti bene da residui biologici, la sterilizzazione non avverrà in maniera corretta. La bio materia non dovrebbe mai seccarsi sullo strumento. Inoltre, la materia biologica potrebbe danneggiare lo strumento. La pulizia e la sterilizzazione degli strumenti non dovrebbe avvenire più di 2 ore dopo l'uso (negli ospedali se la pulizia non può avvenire prima delle 2 ore, gli strumenti vengono gettati).
Per far in modo che la pulizia degli strumenti avvenga in maniera corretta si devono avere degli ottimi macchinari di pulizia.
- Pulitore a ultrasuoni. Il quale va sottoposto a regolare manutenzione. La vita di questi strumenti non è superiori ai 5 anni.
- Termodisinfettore
Bisogna assicurarsi che questi apparecchi funzionino a dovere e che vengano sottoposti a regolare manutenzione.
SI POSSONO DILUIRE L'IPOCLORITO DI SODIO E L'ALCOOL?
Ipoclorito di sodio: può essere diluito ma è un elemento instabile perché aggiunto all'acqua si trasforma in acido ipocloroso. Ci dovrebbe essere una concentrazione da 1 a 5% in acqua per disinfettare. E' altamente corrosivo. In conclusione sarebbe meglio usare i tradizionali acqua e sapone in acqua ad alta temperatura.
Alcool: se usiamo detergenti tradizionali sulle superfici rimuoviamo fino all'85% della microflora. Se aggiungiamo l'alcool aggiungiamo un 5% all'85%.
L'importante in ogni caso è NON usare scorciatoie.
AEROSOL E GOCCE DI SALIVA/SANGUE
Dobbiamo proteggerci da questi elementi usando:
- Ottima aspirazione: usando gli aspiratori HVE (High Volume Evacuation). Addestrare le assistenti ad un metodo di aspirazione ottimale.
- Camice protettivo
- Visiere e occhiali
- Mascherina
L'igiene personale è di vitale importanza nel prevenire il contatto con gocce di sangue/saliva/bio materia. Quindi bisogna concentrarsi su:
- Lavare mani e avambracci per almeno 30 secondi (se si usa soluzione alcolica questa, se contiene abbastanza alcool, dovrebbe asciugarsi in non meno di 1 minuto.
- Usare la mascherina e le protezioni.
Un'aspirazione efficace è al primo posto nella prevenzione del diffondersi di goccioline (sangue o saliva) e di aerosol.
Bisogna inoltre avere un buon filtro EPA nel sistema di aspirazione e nel compressore. Bisogna assicurarsi di immettere aria pulita.
Il corona virus è estremamente sensibile ai detergenti perché è un virus con pericapside (enveloped virus). Sarebbe più complicato se fosse un virus nudo in quanto il sapone non agirebbe così facilmente sulla distruzione di questo elemento. Quindi è molto importante lavare bene le mani e le superfici tutto attorno al riunito. Inoltre è fondamentale addestrare le assistenti ad una corretta procedura di aspirazione.
È EFFICACE L'USO DI PEROSSIDO DI IDROGENO NEI RIUNITI?
È molto importante avere un sistema di disinfezione delle linee dell'acqua del riunito.
Ci sono degli studi che dimostrano la correlazione tra Asma nei dipendenti degli studi odontoiatrici e la mancanza di un adeguato sistema di igienizzandone delle linee dell'acqua del riunito.
Il perossido di idrogeno è anch'esso un elemento instabile e va maneggiato e conservato nella maniera corretta. Questo il motivo per cui dovremmo scegliere di usare disinfettanti stabili e raccomandati anche da fornitori di fiducia. Le norme semplici e basilari di igiene sono le migliori.
GLI IGIENISTI SONO PIU' A RISCHIO VISTO L'UTILIZZO DEGLI ULTRASUONI?
In realtà lo scaling manuale è più pericoloso dell'ultrasuono in quanto espelle goccioline di maggiori dimensioni rispetto agli ultrasuoni.
ARIA CONDIZIONATA
È un argomento molto insidioso. Si raccomanda di rivolgersi al personale specializzato per la manutenzione e le informazioni riguardanti questi macchinari. In ogni caso non usare ventilatori o umidificatori.
COME ORGANIZZARE LA SALA D'ATTESA
L'intero studio odontoiatrico deve essere considerato come zona operativa e di conseguenza anche la sala d'aspetto va trattata come tale. Va pulita e disinfettata. Non bisogna creare affollamenti.
Bisogna valutare bene ogni rischio e garantire la sicurezza dei pazienti ma anche degli operatori e del personale. Misurare la febbre e far lavare le mani non solo ai pazienti ma anche al personale appena arriva in studio, in modo da garantire la salute e la sicurezza di tutti. Bisogna essere molto pignoli.
COME TUTELARE IL PERSONALE AMMINISTRATIVO E DI RECEPTION
Dovrebbero avere anche loro le protezioni come, o quasi, chi opera in riunito. Mascherina, guanti e visiera. Inoltre sarebbe bene installare un vetro protettivo tra personale e pazienti.
CONCLUSIONI
Dovremo convivere con la pandemia per i prossimi 2 anni e forse nei prossimi 10-20 anni ne avremo delle altre. Dobbiamo mantenere un livello di allerta alto e allenarci a seguire le procedure in maniera corretta.
Come si diceva all'inizio: Dobbiamo vivere con la consapevolezza che qualsiasi persona che incontriamo o cibo che ingeriamo siano potenzialmente infetti da qualche tipo di batterio o virus e che le norme di igiene base personale sono fondamentali.
Un consiglio che dà il Professore: usare il "FRIENDLY SPOTTING" ossia “spiarsi” fra colleghi in modo da individuare eventuali comportamenti non sicuri e aiutarsi a vicenda a migliorare.