La prima visita, perché non l'ho mai sottovalutata, parola di Peter Andersson
La mercificazione della salute, che purtroppo ha colpito anche l'odontoiatria e in un modo piuttosto marcato rispetto ad altre branche della medicina, ha trasformato l'atto medico in un servizio, in un bene come un altro. Di qui la tendenza di molte realtà odontoiatriche, nate negli ultimi anni, a promuovere l'"omaggio della prima visita", quasi a significare che, tutto sommato, ciò che importa è quel che viene dopo, cioè la terapia.
In realtà, è vero giusto il contrario. Cioè la prima visita è il momento decisivo, quello durante il quale noi odontoiatri innanzitutto osserviamo il cavo orale. Poi, se necessario, eseguiamo ulteriori indagini diagnostiche molto più approfondite, avvalendoci di moderne e sofisticate apparecchiature. Ma soprattutto dialoghiamo con il paziente. Cerchiamo di capire qual è il suo disagio, le sue abitudini alimentari e il suo stile di vita, perché la salute del cavo orale è fortemente condizionata da questi fattori.
Solo dopo aver svolto con cura questi compiti possiamo pronunciarci sulla diagnosi e proporre un piano terapeutico. Ecco perché ho sempre dedicato molto tempo alla prima visita che non può essere solo l'occasione per presentare un preventivo di spesa per le cure odontoiatriche. Nella mia pratica clinica poi, non mi sono mai sottratto alle domande che i pazienti mi pongono, anche se riguardano un loro caro o un loro congiunto magari in cura altrove, presso un altro studio.
Per me la cosa più importante è dedicare la giusta attenzione ai miei pazienti, ma anche alle persone che incontro in studio o altrove e che mi chiedono un parere sulla loro condizione di salute. L'etica è l'altra faccia della medaglia del sapere medico e questo le persone lo capiscono bene, lo apprezzano più di ogni altra cosa.
Cosa consiglio dunque ai pazienti? Scegliete l'odontoiatra che vi ispira più fiducia, quello che vi sa ascoltare e che poi però, anche all'atto pratico, è capace di risolvere il vostro problema. E se volete un secondo parere, contattatami pure, sarò felice di darvelo, anche perché se non lo facessi tradirei il principio che da sempre orienta il mio operato: essere d'aiuto agli altri.
Peter Andersson