Un codice etico per la cura di denti e gengive
L'idea di realizzare un Codice etico per gli odontoiatri è venuta alla Società italiana di parodontologia e implantologia (SIdP), per rispondere a un'esigenza sempre più sentita dai cittadini. Disorientati dalle pubblicità sanitarie che mirano più ad attrarre i pazienti negli studi dentistici che non a promuovere la prevenzione e la cura delle malattie della bocca, i cittadini sentono sempre più il bisogno di punti fermi. Il Manifesto promosso dalla SidP contiene alcune raccomandazioni per gli odontoiatri, ma anche utili suggerimenti per i pazienti, affinché siano consapevoli del significato della cura e del suo valore che supera di gran lunga quello economico.
Attenti agli slogan e alle false promesse
Insegne pubblicitarie sulle strade e sui giornali, ma anche spot sui social media che invitano ad acquistare protesi dentarie a prezzi stracciati, come fossero beni di consumo. Ormai anche il settore dentale è finito nella trappola del commercio dove è difficile comprendere il valore, ma anche il senso di quel che si legge nei messaggi promozionali che, a rigor di legge, sono vietati, ma circolano comunque con qualche escamotage, confondendo il cittadino. La SIdp ricorda che le cure dentarie richiedono innanzitutto una diagnosi e dunque non possono essere proposte in modo standardizzato, né tanto meno essere pubblicizzate.
La diagnosi, l'unica certezza, meglio se precoce
Il dovere dell'odontoiatra è innanzitutto quello di intercettare precocemente le malattie di denti e gengive, non di proporre soluzioni preconfezionate. Per questa ragione la SIdP ricorda i dati allarmanti di una recente indagine condotta da KeyStone sulla salute orale degli italiani e in particolare sulla parodontite. Il 50% della popolazione dai 30 anni in su ha una qualche forma di parodontite, il 15% ha una forma grave con rischio concreto di perdita di uno o più denti, ma solo il 13% di italiani adulti afferma di aver ricevuto una diagnosi di parodontite. Gli odontoiatri potrebbero fare di più, lascia intendere la SIdP, ma anche i pazienti non dovrebbero accontentarsi. Perché è la diagnosi quel che più conta e che dovrebbe spingere i pazienti a rivolgersi all'odontoiatra, non i piani di cura standardizzati che, seppur apparentemente vantaggiosi dal punto di vista economico, di fatto non hanno alcun valore né significato dal punto di vista odontoiatrico.
Prevenzione, la parola d'ordine contenuta nel Codice Etico della SIdP
La gengivite può comparire dopo soli tre giorni di igiene orale trascurata - ricordano gli specialisti della SIdP - ma per fortuna, così com'è arrivata, può andarsene nell'arco di una settimana, se si torna ad avere una corretta igiene orale. D'altro canto, una gengivite trascurata potrebbe trasformarsi in parodontite. Ecco perché il paziente deve avere sempre ben presente quanto sia importante la prevenzione, tenendosi lontano dai fattori di rischio (zuccheri, fumo, alcol e vita sedentaria) e seguendo i consigli del proprio dentista di fiducia. Che andrebbe scelto non sull'onda emotiva di uno spot o di uno slogan, ma sulla base di quel che suggerisce il Codice etico della SIdP che mette al primo posto il paziente e l'informazione basata sull'efficacia e sull'evidenza scientifica.