I FANS, potrebbero danneggiare lo smalto dei denti nei bambini
Dopo gli antibiotici, anche i FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei, impiegati per contrastare dolore, infiammazione e talvolta anche febbre) sono finiti sotto accusa, perché nei bambini, ancora in crescita, potrebbero causare danni alla smalto dei denti. A dare l’allarme è stata una recente ricerca condotta dall'Università di San Paolo (USP), in Brasile, poi pubblicata su Scientific Reports-Nature che ne riporta tutti i dettagli. L’idea di mettere sotto la lente d’ingrandimento questi farmaci da banco, ampiamente utilizzati nei bambini, da parte dei genitori che li possono acquistare anche senza ricetta medica, è nata da un’osservazione condotta sul campo che ha trovato riscontro anche in laboratorio.
Un bambino su 5 ha problemi alla smalto
Gli odontoiatri della Dental Enamel Clinic della Ribeirão Preto Dental School dell'Università di San Paolo già da tempo avevano osservato delle anomalie nello smalto dei denti nei bambini che si rivolgevano al Centro per le consuete cure odontoiatriche: presenza di macchie bianche o gialle nei denti, ma anche sensibilità e fragilità che in alcuni casi hanno portato sino alla frattura di alcuni elementi. Tutti segni riconducibili al fenomeno della cosiddetta ipomineralizzazione dello smalto, di cui ancora gli scienziati non conoscono la causa. Considerando che nel mondo, circa un bambino su 5 presenta danni allo smalto, questo ha insospettito i ricercatori che hanno dunque deciso di approfondire la questione, con uno studio sperimentale.
Come si è svolta la ricerca
Per verificare l’ipotesi secondo cui i FANS potrebbero danneggiare lo smalto dei denti, i ricercatori si sono affidati ad una sperimentazione sui ratti. Hanno dapprima somministrato agli animali da laboratorio, per 28 giorni consecutivi, celecoxib e indometacina, due farmaci antinfiammatori non steroidi (FANS) che nella classifica dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) occupano il primo gradino sulla scala degli analgesici, insieme con il paracetamolo. Poi, sono andati alla ricerca degli effetti di questi farmaci sui denti dei ratti che alla vista non presentavano alcuna imperfezione. Tuttavia, ad un esame più attento, basato sia sull'imaging sia sulla composizione chimica, i ricercatori hanno rilevato diverse anomalie. I denti estratti presentavano livelli di calcio e fosfato più bassi del normale, ma anche una minor densità minerale rispetto alla norma. In pratica, i FANS somministrati avevano causato un’alterazione dello smalto, tanto da portare frequentemente i denti estratti a frantumarsi.
Meglio essere prudenti e non abusare dei farmaci
Dopo la sperimentazione su modello animale, i ricercatori dovranno condurre uno studio clinico più approfondito per verificare se quanto osservato sui ratti si presenti anche nell’uomo. In attesa che questo avvenga, anche al fine di elaborare delle raccomandazioni sull’uso dei FANS in età pediatrica, sarebbe meglio essere prudenti ed evitare l’uso indiscriminato di questi come degli altri farmaci di cui spesso si abusa. Il consiglio è di evitare il fai da te e rivolgere sempre con fiducia al proprio medico di base e all’odontoiatra, gli unici in grado di dare consigli mirati, non frutto di suggestioni, ma del sapere medico-scientifico.